Ascaridi nei Gatti, prevenzione e trattamento
Nel sofisticato regno del felino domestico, l’ascaride – un parassita intestinale – rappresenta un problema comune, ma poco noto. In quanto amanti dei gatti, siamo responsabili non solo per il loro benessere emotivo, ma anche per la loro salute fisica. Conoscere a fondo questo parassita, il suo ciclo vitale, i sintomi di un’infezione e le opzioni di trattamento può aiutare a prevenire e gestire questa condizione.
Come Riconoscere i Sintomi di un’Infezione da Ascaride
Riconoscere i sintomi di un’infezione da ascaride può essere un’impresa impegnativa poiché questi possono variare ampiamente a seconda del grado di infezione e della salute generale del gatto. In generale, i sintomi più comuni includono vomito, diarrea, perdita di peso, e un ventre gonfio o “a botte” dovuto all’infestazione parassitaria. Potrebbe apparire come se il gatto avesse una massa nell’addome, dato che gli ascaridi adulti possono raggiungere una lunghezza impressionante (fino a 10 cm). Altri segni meno ovvi potrebbero includere un pelo opaco o una crescita rallentata nei gattini.
In casi più gravi, un gatto può mostrare segni di malnutrizione e persino di collasso. Alcuni gatti possono tossire o respirare con difficoltà se gli ascaridi migrano nei polmoni. È importante notare, tuttavia, che molti gatti con un’infezione lieve da ascaride possono non presentare sintomi evidenti. Questo rende l’infezione difficile da rilevare senza un esame fecale da parte di un veterinario.
I controlli del veterinario
La diagnosi di un’infezione da ascaride nei gatti non è una procedura complicata, ma richiede l’intervento di un veterinario esperto. Questa inizia tipicamente con un esame fisico del gatto, durante il quale il veterinario può notare sintomi evidenti di un’infezione da ascaride, come un ventre gonfio. Tuttavia, a causa della natura spesso asintomatica dell’ascaridiasi nei gatti, l’esame fisico da solo non è sufficiente per confermare la diagnosi.
In genere, il veterinario vi chiederà di raccogliere un campione di feci del gatto, che sarà poi esaminato sotto un microscopio alla ricerca di uova di ascaride. Questo metodo diagnostico, noto come flottazione fecale, è la via principale per la diagnosi di parassiti intestinali nei gatti. In casi più gravi, il veterinario potrebbe eseguire ulteriori test, come la radiografia o l’ecografia, per valutare l’entità dell’infestazione nel tratto gastrointestinale del gatto. In rari casi, potrebbe essere necessario eseguire una biopsia intestinale per confermare la diagnosi.
Trattamento e prevenzione
Il trattamento dell’ascaridiasi nei gatti può essere efficacemente attuato attraverso l‘uso di farmaci antiparassitari specifici prescritti dal veterinario. Questi farmaci, noti come antelmintici, agiscono uccidendo gli ascaridi presenti nell’intestino del gatto. Alcuni degli antiparassitari più comunemente prescritti includono pamoato di pirantel, febantel, e selamectina.
È importante notare che, anche se i farmaci antiparassitari possono uccidere gli ascaridi adulti, potrebbero non essere in grado di eliminare tutte le uova o le larve. Pertanto, il veterinario potrebbe consigliare di ripetere il trattamento a intervalli regolari per garantire l’eliminazione completa del parassita. Durante questo periodo, il gatto dovrebbe essere monitorato attentamente per eventuali effetti collaterali del farmaco e per valutare l’efficacia del trattamento.
La prevenzione dell’ascaridiasi è altrettanto importante quanto il trattamento. I gattini dovrebbero essere sverminati per la prima volta all’età di 2-3 settimane, con trattamenti successivi ogni due settimane fino all’età di 8 settimane, e poi mensilmente fino all’età di 6 mesi. I gatti adulti dovrebbero essere sverminati almeno una volta all’anno.