Norvegese delle Foreste, tanto grande quanto dolce
La stazza del gatto Norvegese delle Foreste può apparentemente sembrare inadeguata agli ambienti chiusi di una casa o un appartamento. Eppure, questo felino tanto grande quanto dolce è uno dei migliori “gatti da salotto”.
Così come il cugino Siberiano, questa razza è adatta a chi risulta allergico ai gatti perché rientra tra quelle che producono una quantità irrisoria di proteina FelD1, tale da non scatenare le reazioni allergiche.
Le origini del gatto Norvegese delle Foreste sono molto antiche e un po’ avvolte dal mistero. Le prime tracce risalgono al 1559 quando le linci che abitavano le foreste norvegesi vennero suddivise in tre categorie: lince-volpe, lince-lupo e lince-gatto. In effetti, le caratteristiche fisiche di questo maestoso felino non sono tanto differenti da quelle di una lince.
Con molta probabilità, il Norsk Skogkatt fu importato in Scandinavia nel VIII secolo dai Vichinghi, che tenevano degli esemplari sulle navi per cacciare i topi. Una volta giunti nelle fredde terre del nord, questi gatti vissero a lungo allo stato brado nelle foreste, adattando il corpo e la pelliccia dalle rigide condizioni climatiche del luogo. Dal momento che ne era vietata l’esportazione fuori dalla Norvegia, gli Skogkatt iniziarono ad accoppiarsi con gatti a pelo corto presenti nel territorio o con esemplari consanguinei. Ciò mise a rischio la sopravvivenza della razza, che andò pericolosamente verso l’estinzione dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Solo negli anni Settanta del secolo scorso alcuni allevatori si appassionarono alla specie e iniziarono un programma di selezione e allevamento specifici, partendo da una coppia di Skogkatt puri. Nasce così il primo circolo del gatto Norvegese delle Foreste nel 1975, mentre il riconoscimento ufficiale della razza arriva due anni dopo, nel 1977.
Norvegese delle Foreste tra magia e Dei
Attorno al gatto Norvegese delle Foreste aleggiano alcune leggende che lo vedono sacro e magico allo stesso tempo. Una di queste lo vede protagonista nella storia di Freyja, Dea dell’amore e della fertilità che vagava per la Scandinavia su di un carro trainato da due esemplari di gatti Norvegesi delle Foreste in cerca del marito scomparso.
Un’altra leggenda racconta che Thor in persona, il potente Dio del tuono, abbia dovuto dimostrare la sua forza sottoponendosi ad una prova, che consisteva nel sollevare uno di questi enormi gatti.
In ultimo, pare che il Norvegese delle Foreste discenda direttamente dagli elfi, creature magiche dei boschi dotati di incredibile agilità. Non a caso, è l’unico esemplare di felino domestico in grado di scendere da un albero a testa in giù senza cadere.
Caratteristiche fisiche
Che sia un gatto decisamente fuori misura è abbastanza evidente. Le sue dimensioni maestose lo fanno somigliare più ad un leoncino che ad un gatto domestico e l’impressione è accentuata dalla presenza del pelo foltissimo sulla gorgiera, come quello della criniera del re della foresta.
Benché risulti molto simile al cugino russo Siberiano, esistono delle differenze significative che permettono di distinguere nettamente le due razze. Il Norvegese delle Foreste ha la testa perfettamente triangolare e non arrotondata come il Siberiano, il naso è dritto e senza stop deciso e gli occhi sono più a mandorla e possono assumere colorazioni dal verde all’oro, mentre il blu è ammesso solo negli esemplari con il pelo bianco.
La struttura fisica del Norvegese delle Foreste è molto possente e pesante, infatti gli esemplari adulti possono raggiungere facilmente i 10 kg. Possenti e robuste sono anche zampe che terminano con piedi grandi e palmati, caratteristica che ha sviluppato quando viveva da selvaggio per non affondare nella neve.
Il mantello è dotato di un doppio strato di pelo per affrontare anche gli inverni più rigidi. Il foltissimo sottopelo è liscio e morbido, mentre il pelo superficiale risulta idrorepellente per far sì che il micio si mantenga asciutto anche in condizioni climatiche estreme. Durante il periodo estivo, invece, il Norvegese delle Foreste perde tutto il pelo in eccesso e si snellisce.
Sono ammesse tutte le colorazioni e trame, esclusa la varietà colourpoint.
Carattere
La sua indole di forte indipendenza non l’ha persa neppure quando è stato addomesticato e ha imparato a vivere in casa. Il Norvegese delle Foreste si adatta alla vita domestica, è perfettamente in grado di relazionarsi con tutti donando affetto e fiducia alla famiglia umana ma è inutile sperare che diventi docile e fedele come un cagnolino.
Il sangue selvaggio scorre ancora nelle sue vene e manifesta tale caratteristica saltando e arrampicandosi ovunque, attentando ad ogni oggetto e pennacchio che penzola in casa.
Ha sempre bisogno di sfogare i suoi istinti primordiali, quindi se non avete a disposizione un giardino avventuroso, dovreste provvedere a creare in casa uno spazio che sia tutto suo, inserendo un robusto tiragraffi ad albero.
Nonostante ciò, questo micio ha un carattere tra i più pazienti al mondo. Per questo motivo tollera senza problemi la presenza di altri animali e bambini, a patto però che si relazionino a lui sempre con rispetto.
Salute, benessere e alimentazione
La salute di un gatto abituato a temperature e condizioni estreme può mai essere cagionevole? Il Norvegese delle Foreste ha una salute di ferro e il suo mantello è in grado di adattarsi ad ogni stagione per farlo stare al meglio.
Il pelo non richiede cure eccessive, stranamente non rischia di arruffarsi e annodarsi ma è necessario rimuovere tutto il pelo in eccesso nel periodo della muta, quindi va spazzolato quotidianamente.
In merito all’alimentazione, il Norvegese delle Foreste mangia tutto e in quantità, perché poi brucia tutto con l’intensa attività di gioco. La dieta deve essere comunque bilanciata, soprattutto non bisogna eccedere con i carboidrati.
Allevamento
Questa razza è soggetta ad una patologia genetica chiamata glicogenosi di tipo IV. È un disturbo metabolico incurabile e può essere evitato solo impedendo l’accoppiamento di genitori portatori sani del gene.
Rivolgetevi quindi esclusivamente agli allevamenti certificati che eseguono dei test preliminari e non metterebbero mai in vendita un cucciolo che rischia di contrarre la patologia. In Italia esiste un discreto numero di allevamenti di Norvegese delle Foreste, per un cucciolo con pedigree il prezzo si aggira sugli 800 euro.