Gatto Persiano, il più aristocratico dei felini
Non è un caso se il gatto Persiano è spesso associato agli ambienti regali e aristocratici. La sua bellezza particolare l’ha reso oggetto del desiderio di regine e donne borghesi, compresa la regina Vittoria che possedeva due esemplari di gatto Persiano Blu.
Si tratta di una delle razze di gatti più particolari e preziose in assoluto ma, al di là della bellezza, è bene sapere che accogliere in casa un Persiano non è affatto una passeggiata. Il gatto Persiano sembra discendere direttamente dall’Angora Turco, importato in Europa nel 1926 dall’italiano Pietro Della Valle. A partire dalla seconda metà del 1900 si diede inizio ad una lunga e attenta selezione di gatti d’Angora e altri esemplari più piccoli e tarchiati provenienti dall’Iran.
Ha origine così la razza Persiana che oggi prevede talmente tante varianti di colore (oltre 200) che la FIFÉ (Fédération Internationale Féline) le ha suddivise in tre sottocategorie: Persiano bicolore, Persiano Arlecchino e Persiano Van. Esiste, infine, la versione di Persiano a pelo corto chiamata Exotic Shorthair, ottenuta grazie all’incrocio di Persiani con American e British Shorthair e riconosciuta ufficialmente come razza differente nel 1967.
Caratteristiche fisiche
Le caratteristiche fisiche del gatto Persiano sono inconfondibili, a partire da suo iconico muso schiacciato e dal mantello più lungo in assoluto tra quello di tutte le razze di gatti.
Nonostante discenda dall’Angora che è snello e slanciato, il Persiano si rivela di conformazione massiccia e attozzata, frutto dell’evoluzione della specie nel tempo per mano dell’uomo. L’ossatura è pesante, le zampe sono corte e terminano con piedi grandi e rotondi, mentre la coda è più corta del corpo e vaporosissima.
Il collo è quasi inesistente mentre la testa è tonda e larga, con il muso schiacciato e gli occhi sporgenti, che possono essere di colori differenti in base a quello del mantello. Ad esempio, nella varietà di gatto Persiano nero, gli occhi devono essere arancio o rame, in netto contrasto con il mantello scuro uniforme.
Il gatto Persiano grigio, invece, è anche noto nella varietà Chinchillà, con il mantello che ricorda quello dell’omonimo roditore. La particolarità di questa specie risiede nel particolare motivo del pelo, un tipping più scuro che interessa solo le punte del mantello.
Carattere
Come accennato, accudire un Persiano non è facile. È un gatto estremamente dipendente dall’essere umano e richiede tantissime cure. Quindi non è la scelta più adatta se trascorrete molto tempo fuori casa e non c’è nessuno che possa prendersi cura di lui.
Il gatto Persiano ha un carattere molto docile, il suo istinto di sopravvivenza è poco sviluppato ed è associabile più a un peluche che ad un felino. Non è adatto a vivere fuori, il suo habitat ideale è una casa calda e confortevole dove può trascorrere le giornate a sonnecchiare tra il letto e il divano.
Nessun pericolo per gli oggetti preziosi in casa. Pur essendo attivo nel gioco, il Persiano non è il tipo da far danni né si rivela aggressivo. Ha un temperamento molto pacifico e pigro, potremmo dire che è quasi ingenuo ma in realtà, se estremamente necessario, sa farsi rispettare. In sostanza, però, si rivela il compagno ideale per anziani e romanticoni, attaccato com’è all’essere umano e sempre bisognoso di coccole e attenzioni.
Salute, benessere e alimentazione
Notoriamente, il gatto Persiano sotto il profilo della salute è abbastanza cagionevole. È soggetto a molte patologie tra cui disturbi renali, atrofia della retina che porta alla cecità, malattie parodontali e respiratorie dovute alla conformazione del muso schiacciato.
I suoi occhi lacrimano abbondante, quindi è opportuno pulirli quotidianamente con un panno morbido per evitare malattie oculari, oltre a incrostazioni e ingiallimento del pelo negli esemplari chiari.
Il mantello, come potrai ben immaginare, è croce e delizia di ogni padrone del Persiano. La sua manutenzione deve essere costante, va spazzolato tutti i giorni a pelo e contropelo e più volte al giorno durante la muta, quando ne perde in quantità. Bisogna prestare particolare attenzione ai nodi che possono formarsi continuamente e dedicarsi con più pazienza soprattutto alla coda che rischia di raccogliere sporcizia e pulci.
Anche l’alimentazione richiede attenzione nel Persiano. La sua tendenza è quella di essere un po’ schizzinoso, quindi non tutto ciò che vorrai somministrargli sarà di suo gradimento, però è importante non viziarlo altrimenti la sua dieta diventa una sfida. Ha la tendenza ad ingrassare, quindi le porzioni non devono essere abbondanti, considerato inoltre che non è molto attivo.
Allevamento
Trattandosi di un gatto molto famoso, esistono molti allevamenti di Persiani in Italia. Il prezzo per un cucciolo parte da 700 euro, ma può arrivare fino a 3000 euro. Tutto dipende dall’allevamento di origine e dalle sue caratteristiche, se corrispondono fedelmente allo standard e se il gatto è finalizzato all’esposizione o alla riproduzione.
Guarda le foto più belle dei gatti Persiani