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Come tagliare le unghie al gatto

Una delle domande più ricorrenti per un Gattolico alle prime armi è proprio relativa a come tagliare le unghie al gatto. Prima di darvi gli opportuni consigli del caso, però, è opportuno fare qualche precisazione.

Prima di tutto, è bene sapere che il taglio delle unghie è un’operazione che richiede attenzione, mano ferma e – soprattutto – la massima collaborazione del micio. Spesso si tende a voler tagliare le unghie del proprio gatto non mirando al suo benessere, quanto a voler salvaguardare divani e mobili varie da potenziali graffiature. Rimarrete delusi dal sapere che anche tagliando le unghie al gatto, non smetterà comunque di graffiare e se voleste davvero salvare i mobili, forse è meglio adottare una strategia diversa e utilizzare un disabituante.

Quando tagliare le unghie al gatto

Se il vostro micio adopera tiragraffi e superfici ruvide per limarsi le unghie, non è necessario intervenire. Se doveste accorgervi di un marcato ticchettio sul pavimento quando cammina o corre, o se semplicemente vi sembrano rovinate o addirittura incarnite, sarà necessario tagliarle. Ma per essere sicuri di fare la cosa giusta, consultate sempre un veterinario o un toelettatore professionista.

Consigli su come tagliare le unghie al micio

È opportuno abituare il gatto fin da piccolo, così che crescendo non si preoccupi quando arriverà il momento di dare una spuntatina agli artigli. Se il gatto non è abituato o tende a muoversi spesso, abbandonate il fai-da-te e rivolgetevi al veterinario o a un toelettatore.

Prima di passare all’azione, dotatevi di un tagliaunghie apposito: vi faciliterà molto la vita ed eviterete di fare male al vostro amico a quattro zampe. Vi sconsigliamo di usare le nostre classiche forbicine, non vanno affatto bene per questa operazione. Se non siete molto pratici, meglio usare una forbicina “con la sicura”, che vi impedirà di fargli male. E siccome la prudenza non è mai troppa, tenete a portata di mano della polvere emostatica (la trovate in farmacia) così che – nel malaugurato caso di incidente – potrete fermare velocemente il sanguinamento.

L’unghia non deve assolutamente essere tagliata nella sua interezza, bensì andrà spuntata solo la parte finale. Guardate con attenzione le unghie del vostro micio, noterete che i suoi artigli vengono percorsi, fino a un certo punto, da una sorta di striatura di color rosa. È un vaso sanguigno: è superfluo dire che bisogna fare molta attenzione a non pizzicare quella zona! Se l’unghia del gatto è nera e non si riesce a scorgere nulla, fermatevi: non tagliatela, in nessun caso!

Per iniziare, chiedete a qualcuno di aiutarvi a tenere fermo il gatto. Poi premete delicatamente il polpastrello, così che le unghie del vostro gatto siano ben in vista. Con calma e tranquillità, si comincia! Tagliate uno o al massimo due millimetri d’unghia. Se non vi sentite sicuri a farlo con le forbici, usate una limetta.

Deungulazione, una pratica barbara

Questa crudele e barbara pratica consiste nella totale asportazione dell’unghia del gatto. Fortunatamente in Italia è vietata dalla legge. È una pratica assolutamente da condannare, una vera e propria mutilazione, che oltre al dolore va anche a creare dei problemi psicologici al gatto, visto e considerato che non potrà più avere i suoi normali comportamenti da felino.

Un Gattolico, anche alle prime armi, sa bene che convivere con un micio significa saper accettare alcuni comportamenti particolari come quello del graffio. È del tutto naturale e non servirà a nulla sgridarlo o punirlo. Cercate di predisporre un tiragraffi e altre superfici apposite per dargli l’opportunità di farsi le unghie senza danneggiare i mobili. E se proprio non ne vuole sapere, come vi consigliavamo prima, provate con un repellente. Serve pazienza, ma c’è una soluzione a tutto.

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